Divorzio: Stralci dall’intervista alla dottoressa Portella di Stefania Medetti uscita su DLifestyle di Repubblica

Come dividersi gli amici dopo il divorzio

uscito su DLifestyle di Repubblica il 24 settembre 2015

[…] “Anche se c’è del risentimento, bisognerebbe sempre parlare in prima persona”, suggerisce la dottoressa Lucia Portella, psicoterapeuta milanese (www.luciaportella.it). “Può sembrare una sfumatura linguistica di scarsa importanza, ma non lo è. Parlare di sé in prima persona, infatti, è un modo per cercare conforto dagli amici per una ferita. Ben diverso, invece, è parlare del proprio ex per cercare di screditare chi ci ha ferito”. Se gli amici si allontanano, significa che l’errore di aver cercato il consenso è stato fatto, perché anche gli amici hanno la loro sensibilità

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L’imbarazzo, molto spesso, porta all’allontanamento e questo complica ulteriormente le cose: “Oltre a occuparsi del dolore per la propria separazione, si devono anche fare i conti con le relazioni del gruppo”, osserva Portella. Il telefono che non squilla più non è certo una buona medicina per un’autostima calpestata. Questo significa che il silenzio sia la soluzione migliore? “Un fatto doloroso e privatissimo come una separazione non va messo mai in scena, neppure quando sembra tutto molto evidente – il bene e il male, le colpe e le ingiustizie -. Non perché tutto ciò non ci sia, ma perché questi drammi umani sono complessi e delicati e non vanno esibiti”, risponde la psicologa.

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“Gli amici, intesi come coloro che ti vogliono bene, sanno la tua storia, conoscono i problemi che stai affrontando. Di solito, non prendono posizione, ma si avvicinano ancora di più per sostenerti e aiutarti a affrontare il momento”, sottolinea Portella.

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