La precarietà della relazione di coppia

Maschi immaturi, incapacità di gestire le crisi, internet che facilita i tradimenti. Sono i nuovi fenomeni che minano la stabilità delle coppie, sempre più a rischio anche nei primi anni di convivenza: la separazione è vissuta come qualcosa di più banale rispetto a una volta, sino a 30-40 anni fa era sicuramente un evento più sofferto e problematico, adesso accade che ci separa anche dopo pochi mesi dal matrimonio. Molte volte è perché vengono fuori i problemi sino a quel momento offuscati  da una fantasia di felicità che si proietta nel futuro, la costruzione della casa dove si vivrà, la straordinaria importanza  del grande evento Matrimonio, l’ideazione e l’organizzazione della festa suprema che assorbe energie e coltiva fantasie di perfezione della performance che tutto il mondo ricorderà… ma poi l’entusiasmo svanisce e ci si rende conto che non si sta bene insieme.

Generalmente i maschi sembrano più disincantati, prendono la convivenza come uno sforzo cui sottoporsi e non sono molto malleabili, sembrano più inflessibili mentalmente: mentre le donne sono più disponibili a cambiare e reimpostare le loro abitudini, i loro partner cercano di capire qual è il loro spazio nella nuova situazione e, se riescono, continuano a fare ciò che facevano da single, magari giocano alla playstation gran parte della notte o seguono le partite della squadra del cuore o vanno a suonare nel complesso con gli amici di sempre.

Anche quando si arriva alla separazione è diverso l’atteggiamento all’interno della coppia: gli uomini di solito soffrono molto l’esperienza di essere lasciati, la avvertono come una ferita narcisistica, mostrando spesso una personalità abbandonica.

A volte contano le differenze culturali ma non è detto, il problema nasce quando esistono incompatibilità caratteriali e di personalità: persone irrisolte o che non si sentono realizzate e che cercano l’appoggio nel partner e non lo trovano. In questi casi la terapia è utile se c’è una volontà di ricostruzione della relazione, quando c’è la spinta di una motivazione forte.

Un altro fattore che negli ultimi anni sta perturbando le convivenze è rappresentato dalla tecnologia: sta succedendo qualcosa di importante che sta sconvolgendo il modo di pensare e di vivere di molte persone: i mezzi di comunicazione così efficaci diffondono la percezione che si può ottenere tutto, che ogni mancanza può essere colmata con facilità. Le chat per persone sposate, le app per incontrare subito  partner occasionali, consentono di praticare rapporti extraconiugali che, a differenza di quelli classici consumati nei luoghi di lavoro, che peraltro continuano ad esistere, sono fonte di incontri promiscui, rapidi, si consumano senza conoscere nulla del partner, nemmeno il nome. Le ripercussioni sul rapporto coniugale sono pesanti, anche perché quantomeno nelle intenzioni, il 90% dei coniugi cerca ancora la fedeltà e la considera un valore. Poi, nella pratica, non sempre è così e il tradimento prima o poi viene scoperto. La vita di coppia diviene più precaria.

Le ragioni di questa accresciuta precarietà sono quindi sia di natura interna alla coppia, le persone sono molto esigenti e non disposte a frustrare i loro desideri; sia di natura esterna: una diffusa facilità di comunicare con il resto del mondo attraverso le nuove tecnologie rende semplicissimo cercare ciò che serve all’appagamento di una mancanza, di un desiderio, senza il freno di barriere sociali.

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